Recensioni

Pittura:

Riflessioni su 'Celebro l'attimo', di Virginia Farina

Quando guardiamo è la nostra mente a organizzare la visione, a proiettare in ciò che l’occhio percepisce le forme di ciò che abbiamo imparato a nominare e riconoscere… leggi tutto

Mater Mea Dulcissima di Wanda Benatti - Cronaca di un abbaglio di interpretazione e del suo riscatto, di Marco Mendogni

Dobbiamo essere angeli di ferro, di Letizia Rostagno

Quello che Wanda Benatti costruisce per noi (in questa mostra?) sono architetture, a dispetto del fatto che si sviluppano solo su due dimensioni. La terza è sempre presente, suggerita ora dalle dimensioni/conformazione dei pannelli, ora dalla materia della pittura, ora dallo svolgersi stesso dei segni… leggi tutto

Amore senza confine, di Francesca Gualandi

Amore senza confine. Amore infinito, sterminato, che riempie e travalica i confini del quadro stesso. Perché nelle opere di Wanda Benatti non c’è tempo e non c’è spazio. Solo amore. “Amore senza confine” è il titolo della mostra che riprende e prosegue l’esposizione “Per amore, solo per amore”, già inaugurata nella Sala Museale del Baraccano… leggi tutto

Il mandala dorato, di Cristina Bignardi

Perché un Mandala Dorato? E’ stata la prima sensazione che ho avuto guardando il lavoro artistico di Wanda Benatti e leggendo i suoi scritti. La sensazione è stata profonda e rigenerante, mi ha richiamato la mia luce, la mia creatività e mi sono sentita in sintonia con quello che vedevo e leggevo… leggi tutto

Elogio del colore, di Anna Boschi

Osservando con piacere ed attenzione le coinvolgenti opere di Wanda Benatti, investite da una “danza” di colori in un vortice incontenibile di emozioni e sentimenti, mi ritorna alla mente la frase di Pablo Picasso… leggi tutto

Omaggio a Wanda Benatti, di Glauco Gresleri

Permettetemi un aneddoto. Quando il critico David D. Duncan si presentò allo studio-officina di Picasso per intrattenersi con lui in vista della pubblicazione che voleva fare dell’ opera omnia, forse credeva di essere ricevuto in maniera formale e forse, essere invitato a bere un caffè in giardino…. leggi tutto

Flowers,di Roberto Vitali

L’opera di Wanda Benatti rientra in certo qual modo nell’ambito dell’espressionismo astratto, ma tale collocazione presa alla lettera risulterebbe piuttosto limitativa…. leggi tutto

Memorie, di Alda Merini

…Il colore appassiona il poeta. È il suo gergo elementare per diventare bambino. Forse è la sua radice di canto
e del pari il pittore cerca le parole acconce per dare allo scroscio, alla cascata del suo pennello un limite che sia di parole armoniose…. leggi tutto

Paesaggio perduto / paesaggio ritrovato, di Vladimiro Zocca

Così Wanda Benatti cerca di ricongiungere il suo essere artista alla femminile infinità materna. Allora cerca, vagando per i colori e per i segni sotterranei immersi nel magma esistenziale di chi è attratta dalla dimensione dell’origine e prova sentieri diversi per approdare alla radura, la “lichtung” di Heidegger… leggi tutto

Frammenti e dintorni, di Lorenzo Gresleri

L’approccio di osservazione e di commento ai lavori di Wanda Benatti tenta qui di trovare un proprio metodo di ragionamento che rifiuta a priori una conclusione critica per attivare invece l’avvio di un processo totalmente in divenire… leggi tutto

Icone, di Carlo Milic

Dell’icona, la cultura popolare coglie il segno di un’immagine perenne ed inamovibile ad un tempo, condizione rappresentativa mistica e forma in grado di trasmettere il tema culturale… leggi tutto

La realtà e il desiderio, di Romana Loda

In una delle sue rare dichiarazioni di poetica, Jackson Pollock ha scritto: “La pittura è uno stato dell’essere; è la scoperta di sé… leggi tutto

Vetrate:

Riflessi sgargianti, di Rafael Nunez Oneiros

Echi remoti…impalpabili rimembranze, polvere lieve dell’adagiato tempo amalgamandosi sulla superficie lucente di uno specchio emotivo, colori sempre cangianti reticoli infinitesimali di energia in continua evoluzione… leggi tutto

Il tutto è più della somma delle parti, di Sandro Malossini

Jules Crépieux, vero fondatore della “grafologia” (anche se il termine è stato coniato nel 1870 dall’abate Michon), elenca ben 175 specie di peculiarità grafiche, raggruppate in 7 punti di vista:… leggi tutto