Appunti in viaggio

wanda benatti , Bologna, settembre 2012 , per Amaci/Ottava Edizione
TEDOFRA ART GALLERY

A P P U N T I  I N  V I A G G I O

…………………………………………………….
Scenari di vita
si susseguono
come fotogrammi.
Si fissano nella memoria
remake
rewind
remembering…
Il cuore
è una moviola
che li ricuce,
innestando
ritmi nuovi…..

Io sono la mente che passa attraverso di me ?…
Io sono la mente che passa attraverso di me ?…
Io sono la mente che passa attraverso di me.?!..

Ricordo Venezia // il volo dei gabbiani gracidanti e turbinosi // aggrappati ai cornicioni di Palazzo Grassi, in quel freddo pomeriggio d’inverno…..Ora è Winter Promenade…. e ricordo che …..

Io sono la mente che passa attraverso di me …

Tutto scorre. Intreccio segni e pensieri e nella meditazione è il lavoro stesso che si dichiara…Attraverso mille sollecitazioni anch’io sono inesorabilmente e così misteriosamente ricollegata al Tutto al di là della mia stessa volontà e consapevolezza….

Io sono la mente che passa attraverso di me …

Pura presenza istantanea……pur nel distacco da sé…..ecco, proprio questa – forse- è l’essenza della mia pittura e della mia vita. Ed è anche il lasciare che tutto scorra senza forzature – scegliendo la via del minor attrito, lasciando così affiorare liberamente le sotterranee sollecitazioni del destino…tutto comunque è sempre, costantemente, sottolineato dal filo rosso dell’impermanenza.
Già , perché è lei la vera padrona.
Ed è lei che aggiusta quotidianamente il ritmo veloce dei nostri passi sull’asfalto e che silenziosamente scrive la storia della nostra vita.

Io sono la mente che passa attraverso di me …
Io sono la mente che passa attraverso di me …

Ed amo l’ombra , è vero .
Ed amo il buio, è vero.
Solo così posso godere della luce improvvisa e delle note acute con cui essa può incantarmi l’anima.
La genesi del pensiero ha bisogno di ombra e di buio, nelle quali cullare emozioni e farle riaffiorare poi , in esplosioni di vita….

Io sono la mente che passa attraverso di me …

…E diventano paesaggi dell’anima, dove il ricordo di cui si nutrono , fa sì che la distanza tra immaginazione e realtà sia azzerata e si trasformi in un’ amalgama preziosa che mi mantiene in vita come fosse grazia piovuta dal Cielo…………………..

“ Avere l’oggetto dinanzi a a sé, non vedere più l’oggetto, dimenticarsi del soggetto,
vedere soggetto ed oggetto come sorgenti assieme…”

La memoria riemerge e si fonde con la realtà.
Si fa immediatezza epidermica.
Dà origine a multiformi elaborazioni, ed affascinanti interazioni tra piume/ pennelli/ carte/ colori/ ori/ abrasioni/chine/spray/ sabbie/ dita/ strappi/ carezze…Stesure di colore che possono gridare o sussurrare, accennare o sottolineare….
Come rinunciare a tutto ciò ?
A questo sogno lucido che dilata la mente e fa respirare l’anima appieno?
Dimenticarsi di sé pur essendo perfettamente presenti a sé…E sempre lo sconcerto di questa magia fa spazio all’annunciarsi di nuove forme e di nuovi alfabeti…
Ed è tutto così vasto e così libero!

Io sono la mente che passa attraverso di me …
Io sono la mente che passa attraverso di me …

Le immagini della mente emergono così , e sono rette da strutture invisibili.

Io sono la mente che passa attraverso di me…

I pensieri si sedimentano sotto il peso della barbarie appassionante dei segni e tutto
cementano in un magma inscindibile.
Arrivano come tamburi nell’anima più forti di ogni terremoto…ed ancora sono trame invisibili che si legano all’infinito, lavoro dopo lavoro, e si allontanano poi di nuovo dalla mente, finalmente silenziosi dietro bavagli di ricordi.

Dipingere e vivere è esattamente la stessa cosa . “ Costruisci” la vita e “costruisci“ il
quadro …….identica cosa…….o è lui che costruisce te?
La ricerca di se stessi equivale a demolire -giorno dopo giorno –tutto il castello delle realtà apparenti per arrivare alla realtà essenziale ( o a ciò che più le si avvicina).

Questo è un lungo lavoro e non può portare altro che all’astrazione…
Per fare ciò si deve abbracciare la negazione ed il distacco…ma al fondo c’è la gioia della libertà.

La libertà è un segno solo, limpido, incisivo, senza sbavature.

Un segno solo, ma che ha in sé la forza del colore, e della pienezza evocativa di tutti gli altri segni negati.

Un segno solo, che come lama tagliente purifichi in un sol gesto le estenuanti superficialità delle quali la nostra mente è da sempre bersaglio.

Questo è il pensiero supremo,
che da sempre è caro al mio cuore
e che come pulviscolo d’oro
ricopre in me
ogni sentire.
Questo è il segno guida
che ti chiede di arrivare a lui
impegnandoti la vita,
e ti sollecita ad andare oltre,
oltre l’intreccio dei segni e
della loro apocalisse.
Questo è il segno maestro,
è il segno che struttura ,
è il segno che costruisce,
( e che distrugge ) .
E’ il segno dell’emersione
e del distacco,
e insieme
dell’immersione totale.

Io sono la mente che passa attraverso di me…
Io sono la mente che passa attraverso di me …Io sono la mente che passa attraverso di me…

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La libertà è un segno solo, limpido, incisivo, senza sbavature.

Un segno solo, ma che ha in sé la forza del colore, e della pienezza evocativa di tutti gli altri segni negati.

Un segno solo, che come lama tagliente purifichi in un sol gesto le estenuanti superficialità delle quali la nostra mente è da sempre bersaglio.

Questo è il pensiero supremo,
che da sempre è caro al mio cuore
e che come pulviscolo d’oro
ricopre in me
ogni sentire.
Questo è il segno guida
che ti chiede di arrivare a lui
impegnandoti la vita,
e ti sollecita ad andare oltre,
oltre l’intreccio dei segni e
della loro apocalisse.
Questo è il segno maestro,
è il segno che struttura ,
è il segno che costruisce,
( e che distrugge ) .
E’ il segno dell’emersione
e del distacco,
e insieme
dell’immersione totale.

Io sono la mente che passa attraverso di me…
Io sono la mente che passa attraverso di me …Io sono la mente che passa attraverso di me…

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Noi e gli altri…un’unica cosa .
Nulla da cercare
Nulla da giustificare
nulla da dimostrare
solo il testimoniare
la propria esistenza
qui ed ora.
E
null’altro,
se non l’assaporare trionfante
lo splendore di essere presenti
attimo dopo attimo
nell’attenzione più lucida.
Dipingere è come viaggiare.

E’ come viaggiare
sul filo del rasoio,
e l’equilibrio
deve essere perfetto.

Tra linea e colore,
tra linea e colore
l’equilibrio
deve essere perfetto,
…e la pittografia affiora.

Lasciare i bianchi
navigare liberi
di respirare ancora
fra segni stretti
tra le dita,
per poi
ributtarli nel colore
all’improvviso
a fiotti
riaffiorante.

L’equilibrio del contrappunto
è qui
e se viene d’istinto
è magia pura.

La pittura diventa così
inequivocabilmente,
un fatto di sangue
di viscere
e d’amore.

……io sono la mente che passa attraverso di me

La necessità di fare arte corrisponde ad un precisa ricerca di vita.
La spinta , quasi convulsa,di cercare delle risposte, e la necessità di arginare la sofferenza dovuta a mille incertezze, ha generato ciò che ero e ciò che era la mia pittura anni fa.

Poi, ho smesso di pormi molte domande.
Non mi chiedo più perché la mia vita sia così anziché in modo diverso…
Ora c’è l’accettazione, e la consapevolezza di vivere ciò che devo vivere.

Non è rassegnazione ma fiducia, ed è la resa ad ogni mio conflitto interiore.
Sono in pace con me stessa e scopro,giorno dopo giorno, quant’è preziosa la vita.
Non celebro più la lotta per la sopravvivenza o per l’autoaffermazione.
Ora posso dire che celebro l’amore per ciò che è la vita e la scoperta di essa in ogni cosa.
Non sono più in una lotta “corpo a corpo” con l’incognita, ma è invece un danzare continuo con essa e con gli elementi che sorgono da ogni nuovo giorno.
Celebro l’attimo….e la sua incommensurabile preziosità.

Ed è ancora ZEN.

Attimo
Gesto
Rapidità
Fluidità
Ricchezza di dettagli colti in un solo attimo.
Soluzioni in armonia ed equilibrio
Quiete
Silenzio
Riappropriarsi del vuoto
E galleggiare in esso………

…..perché …..io sono la mente che passa attraverso di me

Il n e r o parla.

Ti dice cose
non udibili
da orecchio comune.

Ti sventra il cuore
ti strappa il cervello
ti sprofonda in tristezze
senza fine…
e tutta la sofferenza possibile
ti attende,
prima che tu riesca
ad estrarre gocce di verità
e fissare
milligrammi di te stesso
sulla bianca
magica
superficie.

…..io sono la mente che passa attraverso di me
…..io sono la mente che passa attraverso di me
….io sono la mente che passa attraverso di me

Ed ora …..la forma oscura della rupe è sullo sfondo… e mi sovrasta.
Macigno impenetrabile.
La si può solo lambire con lacrime e sudore.
… si stempera nella calura estiva e l’aria
è un baluginìo dorato…
Ma tutto resta in superficie e scorre.

Niente può intaccare questo monolite che come un gigante domina tutto ciò che cresce intorno…

anche l’acqua del fiume – sotto di lui – sembra balbettare
appena
lievi gorgoglii.
…………………………………
Di fronte, sulla strada deserta e accalorata, mi sono nascosta in un piccolo avvallamento
e cerco di catturare attraverso il disegno quella oscura silouette
che si staglia contro il cielo
dura …
impenetrabile…
…e mi fronteggia…

So che dovrò avvicinarla poco per volta,
e so che potrò entrare in sintonia
con quelle linee
che il tempo ha scolpito
in maniera così netta ed affascinante.

Il mio stato d’animo è in presa diretta con l’oggetto.

Cuore e mano sono in corrispondenza perfetta
mentre
con un ciuffo d’erba secca stempero – come fosse colore – un po’ di fango
dalla sorgente
raccolta nell’anfratto…

Cerco ora di tradurre la visione
nei codici silenziosi di un heart’s landscape…

Questo dialogo appena iniziato non si risolverà ora…
Altri paesaggi, da qui mi aspettano.

…..io sono la mente che passa attraverso di me

Nel laboratorio della mente nascono strutture……………………….
………
Spingere all’eccesso
due elementi contrastanti
il colore / rosso
il segno / nero
tentando di mantenerli
in equilibrio.

Io, la ricerca dell’equilibrio
nell’eccesso
cercando di mantenere in equilibrio
il tempo
la realtà
la vita…

Osservo
i rossi
e mi dico che
per ora,
bastano.

Sono usciti da me
come avessi partorito
una nausea profonda
ed una voglia di eccessi.
La ”serie” è finita.

………… la “serie” dei rossi del 1993………

E di nuovo
si fa
a u t u n n o
miele
dolce
per la mia anima
che percorre
asfalti
di silenzio…

…………………………………………………………..…..io sono la mente che passa attraverso di me
……………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………
………………………………………..

……………………………………………………………………………e sono una viandante

…Viaggi interiori
mi portano verso
rupi
vallate
radure
…piene di luce
e piene di buio…
Continuo a ricercare
in me stessa
le ragioni della vita.

Ogni lavoro è una corda lanciata
verso il mistero e l’incognita….
Verso il mistero che avvolge
ogni essere
ed ogni fenomeno vivente .

La “chiara luce”
sottende ogni cosa,
ma è così difficile captarla…

La fine e l’inizio
coincidono
e tutto
continua a svolgersi sino alla fine
del tempo
come in un triste màndala.

Mahamudra.
Mahamudra
Mahamudra.
.
.
.
.
.

Essere dentro all’Infinito
e danzare con esso.

………………Ma dove sei anima mia ?

La superficie dipinta è uguale ad un campo energetico
su di essa traccio linee che conducono all’infinito.
………..

Flussi energetici
serpeggianti
come corsi d’acqua
diventano ponti eterni
che conducono al Cielo .

L’energia dei draghi…
compie la sua mitica opera
cavalcando la Vita
in un intreccio
di sinergie infinite.

Vibrazione cosmica…

Shakty is here…
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.

Shakty = nella filosofica orientale è il simbolo dell’energia e principio femminile.

Con movimenti lenti mi avvicino al grande foglio pulito
fissato al pannello
adagio…

Adagio, tutto è quasi silenzio…
Pochi rumori di un traffico lontano,
oltre le mura dei palazzi vicini,
oltre le siepi e gli alberi
che più in là fanno da barriera …
voci di passaggio…

Qui in studio – invece – tutto è fermo… tutto è in attesa.
Lentamente,
molto lentamente,
quasi fosse un rituale
indosso i miei guanti di gomma, spessi, incrostati già di colore…
Nel frattempo
il pensiero si concentra
ed inizio la discesa all’interno di me stessa…………..

Inizia la danza del mahamudra mentale….tutto ciò che ho intorno
e che ho dentro,
inizia a “danzare” con me…ed ogni cosa partecipa all’AZIONE.
Ogni elemento sia concreto che mentale, può diventare da questo momento in poi utile alla composizione.

Tutto si fa presenza comunicante…. tutto si fa esperienza evocativa
come una sciamana
chiamo a raccolta
Forze e Memorie
per compiere il mio atto magico

.
.
.
.
DIPINGO.

…..io sono la mente che passa attraverso di me
…..io sono la mente che passa attraverso di me

….e sono l’armonia triste
stretta
tra il pieno e il vuoto.
Liquido
il dolore
si scioglie
e diventa pura
gioia
tra il bianco e il nero
di una pennellata
veloce….
.
.
.
Zen

Oltre
all’incisività
e alla preponderanza
del segno
esiste anche
la sua v i b r a z i o n e ….
e quella
del rosa sul rosa
del giallo sul giallo
…..
in luci
e colori
sereni
e

………………………………………………E tutto il lavorìo
stà
nel lento
riavvicinamento
del ricordo
alla realtà.

…..io sono la mente che passa attraverso di me

Lo srotolare
della carta
sul pannello
di legno,
il cercare
la tinta
giustamente evocativa,
e gli strumenti adatti
che costruiranno il lavoro…

Tutto è
l’affondare
in se stessi…
Tutto è
piena meditazione

e l’anima
si fa chiesa e rifugio.

…..io sono la mente che passa attraverso di me

ed i nutrimenti terrestri
sono multiformi ed opulenti…..
vasti ed infiniti….

…..io sono la mente che passa attraverso di me
…..io sono la mente che passa attraverso di me

….. e che o s c i l l a

t r e m a

o n d e g g i a

si flette

e si rialza ,

erge
rami sottili
– come dita eleganti –
verso il vuoto

Ed è come la mia rosa,
la mia rosa
comprata a maggio .
…..
.
.
.
.
.

Gli alberi mi nascono dentro
nel petto si fanno
radici
….
e nel respiro
fronde ondeggianti
….

Scossi dal vento
sussurrano gridano oscillano
e allungano rami
slanciandosi freneticamente
all’esterno del mio
cuore….
…………………………………………………

……………………………………………. N u t r i m e n t i !

Lungo i fianchi
del treno in corsa
il sole
si srotola
e s’intorpidisce
su campi dorati.

Terre grasse
e domestiche
scivolano
lungo i sentieri
polverosi
di un’estate
ancora presente
nelle tempie accaldate
e nella luce
liquido cristallo.

……………………………………………………………………………………………………………………….
L i n e a i n f i n i t a a l l’ o r i z z o n t e
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.

S t a s i

Null’altro che respiro
null’altro che vita
null’altro che cielo
e nuvole
pesanti e morbide
allo stesso tempo.

E luci
e alberi
e chiome piene di foglie

Nutrimenti . . . . .

che oscillano
sussurrando
alle ore
serali.

Ritmo lento
brezze leggere e
senza affanni.

Nutrimenti . . . . .

Innaffiare i fiori
assetati
accarezzare il gatto
abbandonando la fretta
ed il
troppo baccano.

Stasi finalmente,
stasi

Null’altro che vita . . .

Ma ……………………………………………………………………………………

Tutto questo
è provvisorio

T u t t o q u e s t o
no n è m i o

T u t t o q u e s t o
N o n s o n o io

Scivolare da un sogno
ad una veglia
fino
all’ultimo dei miei giorni.

Il Cielo sentenzia
l’Uomo riceve
e la Terra accompagna
muta
l’incessante fluire
dei giorni

La linea azzurra all’imbrunire
delinea uno skyline
di montagne lontane
color cenere…
color acciaio…

Più sotto
luci
lungo la strada
illuminano
l’attesa
.
.
.

E ora…. ancora un nutrimento ….

Colgo la sfumatura
della rosa
agitata dal vento.

E osservo
che i fiori viola
del campo
si sono
ora
già chiusi
al calare del sole …………………

e lascio che
il gracidare ossessivo
delle cicale
mi trattenga
qui
ora
a godere di tutto ciò.
…………………………………….. ………………………………… N u t r i m e n t i ! ………………………………………………………

Fare silenzio…
Fare silenzio e lasciare spazio all’affiorare del vuoto
ed al disvelarsi del sapore inconsueto della sorpresa e dell’incognito…
Le forme hanno già in sé la loro assoluta ragion d’essere
nel loro farsi
carne della materia.
Esse sono già qui, tra di noi, intorno a noi…

NUTRIMENTI TERRESTRI……..NUTRIMENTI DELL’ANIMA……

Dobbiamo solo zittire il nostro sovrabbondante cicaleggio e, come fossimo in preghiera, lasciare che esse si rivelino ai nostri occhi, alla nostra mente, alle nostre mani…


Ciò che fece quel giorno la mia gioia, è qualcosa come l’amore – e non è l’amore – o almeno non quello di cui parlano e che cercano gli uomini. E non è neanche il sentimento della bellezza. Non proveniva da una donna; e nemmeno dal mio pensiero. Scriverò, e mi capirai, se ti dico che non era altro che la semplice esaltazione della LUCE.
Ero seduto in quel giardino; non vedevo il sole; ma l’aria brillava di luce diffusa come se l’azzurro del cielo si stesse facendo liquido e piovesse. Sì, davvero c’erano onde, mulinelli di luce; sulla schiuma scintille come gocce; sì, davvero, in quel grande viale avresti detto che scorresse la luce, e spume dorate s’impigliavano sulla cima dei rami tra quel ruscellare di raggi …
(Andrè Gide)

NUTRIMENTI TERRESTRI……………

Troppe parole,
soffocano l’avvicinamento tra il cuore e le sue vibrazioni,
tra noi stessi e la ricerca nella quale ci siamo incamminati.

L’opera parla da sé, e più sarà silenzioso il suo cammino,
più sarà forte il grido di gioia nella scoperta.

“Parole in libertà” donate a Wanda Benatti da Alda Merini. Milano 5 aprile 2002 .

alda-merini